Biscotto tipico di Corinaldo, la Pecorella per il Natale 2019 è stata "gadgettizzata" da Boxmarche che le ha trasformate in "Pecorelle della Ricerca". Confezionate in edizione limitata sono state offerte per sostenere una raccolta fondi per una borsa di ricerca AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro). Ah, naturalmente sono andate sold out... per rendere il cancro sempre più curabile.
Questi biscotti ripieni sono un dolce tipico del periodo natalizio a Corinaldo: le “pecorelle” venivano cotte il giorno prima dell’Epifania e usate per addobbare la “palma della Befana”.
Per quest’occasione, infatti, nelle case di Corinaldo, compariva un grosso ramo di alloro che veniva decorato con caramelle, arance, mandarini e giocattoli per i bambini.
Il loro nome deriva dalla forma a mezzaluna, una pecorella accovacciata con le caratteristiche ‘spizzicature’ sulla superficie che ne ricordano il mantello.
Questi tre dolci sono frutto di un’antica, segreta ricetta di famiglia custodita ‘golosamente’ da Tiziana e Anna Minelli. Preparate con ingredienti semplici, sono un vero concentrato di piacere, profumi ed energia.
Per la pasta, resa sottilissima e fragrante dalle loro mani esperte, sono stati utilizzati: farina di frumento, olio extravergine di oliva, vino bianco e zucchero semolato.
Il ricco ripieno è composto di noci, sapa locale (mosto ristretto), cannella, bucce grattugiate di arance e limoni, zucchero e pane grattugiato.
É così che un’antica tradizione può sostenere il lavoro di giovani ricercatori AIRC e aprire nuove frontiere nel campo della lotta ai tumori.
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