Jacopo Orlando, Business Development Manager del brand L'Agricologica, racconta i valori del gruppo Aboca e i motivi che li hanno portati ad utilizzare Halopack per le loro carni biologiche da animali allevati allo stato brado.
Grazie a un percorso di ricerca favorito dall’esperienza e dai valori del Gruppo Aboca, L’Agricologica si pone l’obiettivo di superare la dicotomia tra salute e gusto, producendo carni di qualità e sicurezza elevate e accertate, restando fedele al principio del 100% naturale. Il nuovo brand propone, infatti, un modello di filiera integrata, con approccio agro-ecologico, in cui bovini e suini sono alimentati a pascolo grass-fed, liberi di muoversi all’aperto tutto l’anno, secondo i loro bisogni naturali, nel completo rispetto della loro fisiologia nativa e delle loro attitudini alimentari
La vostra attività è fortemente impegnata nella tutela della biodiversità e nella circolarità agricola. Volete spiegarci come si sostanzia tutto questo nella vostra politica aziendale così come in quella del gruppo Aboca?
L’Agricologica vede nella certificazione biologica il punto di partenza per la realizzazione di un sistema di assoluta avanguardia in termini di benessere animale e tutela dell’ambiente. Il progetto è nato con il preciso obiettivo di sviluppare un modello di allevamento basato sul rispetto della fisiologia dell’animale e di restituire alla zootecnia un ruolo essenziale all’interno della filiera agricola. Il rispetto dello standard High Animal welfare di Federbio (che attesta l’elevata attenzione al benessere animale) e l’inserimento dei nostri pascoli all’interno dello schema Biodiversity Alliance che valuta il livello dell’agrobiodiversità testimoniano questo impegno.
L’Agricologica pone una grande attenzione alla certificazione biologica, utilizzando degli standard ancora più restrittivi rispetto a quelli previsti dai disciplinari.
Qual è la ragione di questo vostro percorso virtuoso, che ovviamente comporta un investimento di risorse ed energie notevoli rispetto alle produzioni convenzionali?
L’allevamento animale, soprattutto quello da carne, è al centro di un fervido dibattito che coinvolge la sfera etica e valutazioni inerenti la sostenibilità del consumo della carne. Con l’Agricologica volevamo dimostrare che un allevamento sostenibile, fondato sul rispetto degli animali, può avere un impatto positivo sull’uomo e sull’ambiente.
Tra i principi ispiratori del progetto de l’Agricologica c’è stata la scelta di inserire gli animali in un sistema agricolo circolare di Aboca. Aboca da oltre 40 anni si occupa di ricercare in natura soluzioni per la cura dell’uomo, sviluppando dispositivi medici a base di sostanze 100% naturali attraverso un’integrazione verticale della filiera, dalla coltivazione diretta di piante officinali su oltre 1700 ettari biologici tra Valtiberina e Valdichiana alla distribuzione nel canale specializzato. Pertanto l’inserimento degli animali, allevati nei pascoli e nei boschi, contribuisce alla circolarità agricola e all’aumento della ricchezza dell’agroecosistema. Inoltre, occupandoci di salute, sappiamo che il cibo di cui ci nutriamo ha un impatto fondamentale sul benessere dell’uomo.
Il Gruppo Aboca, però, non si limita al benessere animale ma dimostra grande attenzione all’ambiente, alle persone e al bene comune. Tanto che nel 2019 avete ottenuto la certificazione B-Corp con un punteggio di eccellenza. Ci spiegate cosa vi ha spinto a diventare una Società Benefit?
Tutte le aziende del Gruppo Aboca dal 2018 hanno adottato la forma giuridica di “Società Benefit”, impegnandosi per statuto ad operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di tutti gli stakeholder. Le aziende che scelgono di assumere questa forma giuridica sono perciò vincolate per scelta a perseguire il Bene Comune e annualmente le imprese devono valutare il proprio impatto attraverso uno standard di valutazione di terza parte. Sostanzialmente, essere “società benefit” significa impegnarsi formalmente a lavorare per obiettivi di beneficio comune
Nel 2019 abbiamo, inoltre, ottenuto la certificazione “B Corp”, un riconoscimento internazionale rilasciato dall’ente non profit B Lab, che attesta l’elevato standard delle performance ambientali e sociali delle imprese.
Per Aboca è stato un percorso naturale, una formalizzazione di un impegno iniziato fin dagli anni ’70, e allo stesso tempo un metodo per migliorarsi e analizzare costantemente il proprio operato.
L’Agricologica si caratterizza per il controllo rigoroso su tutta la filiera, dall’allevamento fino al trattamento, la conservazione e la stagionatura carni. In questo ciclo produttivo, dal campo alla realizzazione del prodotto si inserisce anche il nostro packaging sostenibile Halopack. Quali sono state le ragioni che vi hanno convinto a scegliere questa soluzione piuttosto che altre?
La scelta di utilizzare i packaging Halopack di Box Marche per le nostre carni è stata naturale in quanto coerente con il nostro percorso. La nostra filosofia è quella di generare un impatto positivo sull’ambiente e la comunità, e passa naturalmente anche dalle scelte di packaging.
La soluzione adottata offre diversi vantaggi come un’ottimale conservazione della carne in atmosfera protettiva anche per tempi più lunghi, può essere facilmente riciclato dopo l’uso semplicemente separando il leggero film barriera dal contenitore in cartoncino, smaltendo così le due parti nella raccolta differenziata.