La non “Rivoluzione” del Sole

La non “Rivoluzione” del Sole

Davide Ballerini, Presidente Associazione Marchigiana Astrofili dell'Osservatorio Astronomico Ancona ci parla del Sole su Next 75

<strong>La non “Rivoluzione” del Sole</strong>

Omaggio a Niccolò Copernico a 550 anni dalla nascita

Articolo tratto da Next 75

Sono trascorsi 550 anni dalla nascita di Niccolò Copernico (1473-1543), colui che “rivoluzionò” culturalmente e scientificamente l’intera umanità con il suo modello eliocentrico, ove poneva al centro dell’Universo non più la Terra, come voleva la teoria tolemaica, ma il Sole, con i 6 pianeti noti che gli orbitavano attorno. Riuscì così a spiegare il moto dei corpi celesti che veniva osservato, ma questo fu fortemente contrastato in quel contesto storico dalla Chiesa, dove per le Sacre Scritture erano la Terra e l’uomo che dovevano occupare quel posto privilegiato. Dobbiamo aspettare, infatti, due secoli per vedere con Giovanni Keplero e Isaac Newton la piena accettazione della rivoluzione copernicana. Ecco che Niccolò Copernico ci pone l’attenzione su questo astro importante: il Sole. Esso svolge un ruolo fondamentale nella vita sulla Terra. Al di là della sua posizione centrale, dalla quale governa il moto dei pianeti e di tutti i corpi legati gravitazionalmente a lui, con il suo calore ci riscalda ed è protagonista in tanti processi che avvengono qui sul nostro pianeta. Ma qual è la fonte di tutta questa energia? Ebbene dobbiamo sapere che all’interno del nostro Sole, nel nucleo, avviene un processo di fusione termonucleare, ad una temperatura di circa 15 milioni di gradi, che fonde idrogeno producendo elio. Parte di questo calore viene poi dissipato all’esterno attraverso irraggiamento e moti termo convettivi, conferendo alla superficie solare (fotosfera) una temperatura di circa 5800 gradi. Sulla fotosfera possiamo osservare quelli che sono gli effetti di quell’intensa attività magnetica che interessa la nostra stella, che si traducono in fenomeni come le macchie solari, con la misteriosa ciclicità undecennale, i brillamenti e, in cromosfera (atmosfera solare), le protuberanze e le esplosioni coronali. Queste eruzioni producono il vento solare, che quando impatta con il “vitale” campo magnetico terrestre ci regala poi il fenomeno delle aurore boreali e astrali. L’Osservatorio Astronomico di Ancona, in merito al Sole, è da anni che dà l’opportunità di fare osservazioni in piena sicurezza, attraverso filtri speciali, di cui è dotato, e particolari tecniche di proiezione, in occasione degli incontri estivi aperti al pubblico con l’evento G-Astronomia. L’attività si svolge ogni sabato a partire da fine giugno fino a metà agosto circa, con orario 18.30 – 24, dove proprio la prima parte è dedicata all’osservazione della nostra stella, sia attraverso lo strumento principale, sia con altri telescopi allestiti all’esterno dell’area, il tutto contornato da interessanti spiegazioni. Sul sito dell’Associazione Marchigiana Astrofili è possibile consultare il programma e le modalità di accesso.

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